2/21
Home / Tag camillo bernardi /

img27.jpg

img27.jpg img27a.jpgMiniatureimg887.jpgimg27a.jpgMiniatureimg887.jpgimg27a.jpgMiniatureimg887.jpgimg27a.jpgMiniatureimg887.jpgimg27a.jpgMiniatureimg887.jpg

Campi di Riva - 19 novembre 1906

Splendida cartolina scritta dal conte Archimede Martini a Giovanni (Giannino) Galvagni, segretario del Circolo trentino milanese, arricchito dall'erinnofilo creato da Camillo Bernardi. L'insieme è puro concentrato di irredentismo

Dal sito "Banda Valletta dei Liberi Falchi" di Bulgarini Simone

Fondata nel 1889 la Banda della Valletta dei Liberi Falchi nasce a Campi, piccola frazione montana del comune di Riva del Garda.

Dalla bibliografia di don Baroldi redatta dal comune di Riva del Garda:
"Un rapporto assai stretto, fatto di aspetti sociali ma anche di spiriti eminentemente patriottici, unisce il curato di Campi don Baroldi alla neonata Bandina dei Liberi Falchi, la cui nascita nel 1889 in realtà è dovuta anche all'azione del curato". e ancora le parole del curato don Baroldi "E' a questo punto che la vita materiale degli abitanti di Campi viene a confluire nelle vicende garibaldine. Gli emigranti in Piemonte nelle loro apparizioni in paese ci tengono a riunirsi e festeggiare i loro incontri in determinate date importanti o festività del paese: e così salta fuori l'idea di costituire a Campi una banda musicale. Su questa sentita e diffusa esigenza si innesta l'intervento del conte Archimede Martini, membro di una delle famiglie più note di Riva, i Martini Moscardini, e combattente per Garibaldi..." e ancora dal libro: " Le stesse memorie del maestro Righi riportano la microstoria del villaggio di Campi come una comunità sospesa al filo delle trattative tra "liberatori" e austriaci, con un occhio di riguardo verso i fenomeni sociali e la vita vissuta nel paese, dove la Bandina gioca un ruolo importante, a partire dalla scelta iniziale del costume chiaramente "italiano" cioè tricolore dei bandisti, effettuata dai benefattori Conti Martini ma accettata sostanzialmente da tutta la popolazione".

A quell’epoca tutto il Trentino era sotto il diretto controllo dell’impero austriaco, ma negli animi dei paesani, che abitavano in una zona già isolata in modo naturale dalle montagne, c’era un forte desiderio di indipendenza.


Sempre dal libro "La via ai monti di Riva" curato dal MAG Museo Alto Garda:
"Il fondatore fu il Conte Archimede Martini, discendente da una tra le più importanti famiglie di Riva. Archimede, con i suoi fratelli Francesco e Aristotele era in prima fila tra quei 321 volontari garibaldini a Bezzecca. E dopo la vittoria di Garibaldi nel 1886, il conte Francesco fu il primo a superare il valico di Trat con il suo manipolo di garibaldini e a raggiungere il villaggio di Campi dove i conti Martini avevano la loro residnza estiva. Ma a Campi i garibaldini poterono restare solo pochi giorni, dal 25 luglio al 10 agosto. Presto arrivò loro l'ordine di abbandonare quella terra conquistata e bagnata dal sangue dei loro compagni".

Il nome "Liberi Falchi" esprime quindi in modo elegante la voglia di "libertà" presente negli animi degli abitanti del piccolo borgo.